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17Mag

Scopriamo insieme la Carbossiterapia

by Laboratorio Analysis

La carbossiterapia è uno dei trattamenti di medicina estetica più quotati sia per il viso che per il corpo, specialmente per contrastare rughe e cellulite.

A COSA SERVE LA CARBOSSITERAPIA VISO E CORPO? QUALI SONO I VANTAGGI E QUALI LE CONTROINDICAZIONI?

  1. Si tratta di un trattamento medico e, in quanto tale, solo i medici possono portarlo a termine.
  2. Come suggerisce il nome, la carbossiterapia sfrutta l’anidride carbonica, che viene iniettata dal medico a livello sottocutaneo o dermico agendo sul sistema vascolare, ma anche sui tessuti adiposi e sulla cute.
  3. Sono tanti i benefici e i vantaggi della carbossiterapia, utilizzata sia sul viso che sul corpo (specialmente sulle gambe) e perfino sui capelli. Aiuta contro le rughe, ma anche in caso di smagliature gravidanza e post parto, occhiaie scure, accumuli adiposi e cellulite.
  4. Affiancata a sana alimentazione e sport, assicura buoni risultati dal punto di vista dell’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso, soprattutto se alternata a tecniche più blande come quella del massaggio linfodrenante.

Sia per il viso che per il corpo, la carbossiterapia è uno dei trattamenti di medicina estetica più richiesti del momento. Come si può facilmente intuire, il medico estetico impiega l’anidride carbonica, che viene iniettata sottocute o a livello del derma per contrastare numerosi inestetismi, tra cui rughe e cellulite.

Ecco la nostra guida alla carbossiterapia, con tante informazioni utili su questa particolare tecnica.

COS’È LA CARBOSSITERAPIA E IN COSA CONSISTE

Sostanzialmente, la carbossiterapia consiste nell’iniettare dell’anidride carbonica sotto forma gassosa nel derma oppure nel tessuto sottocutaneo, al fine di contrastare problematiche e inestetismi.

L’anidride carbonica, una volta iniettata, agisce su diversi sistemi, nello specifico sul sistema vascolare, sui tessuti adiposi e nondimeno sulla cute. Proviamo a capire insieme come funziona, in parole semplici.

Per quanto riguarda il sistema vascolare, l’anidride carbonica fa dilatare i vasi sanguigni che collegano le arteriole ai capillari. Ciò porta a un incremento del flusso sanguigno e a una stimolazione della circolazione.

Sul tessuto adiposo, l’anidride carbonica ha effetto lipolitico cioè “brucia grassi”. Il flusso di gas va a colpire gli accumuli adiposi (come quelli su pancia, gambe e fianchi) e, inoltre, viene riattivato il metabolismo cellulare.

Parlando di effetti sulla cute, invece, l’anidride carbonica migliora il microrcircolo e stimola la produzione di elastina, collagene e acido ialuronico, indispensabili per preservare una pelle elastica e giovane. La carbossiterapia, inoltre, favorisce anche lo smaltimento di tossine, liquidi in eccesso e impurità.

CARBOSSITERAPIA VISO E COLLO: I VANTAGGI

La carbossiterapia viene spesso praticata su viso, collo e décolleté, tra le aree del nostro corpo più soggette all’invecchiamento. Sfruttando un ago davvero molto piccolo, il medico inietta l’anidride carbonica in forma gassosa dove i pazienti ne hanno più bisogno.

Lo scopo, in questo caso, è quello di ridurre le rughe e restituire tonicità e compattezza alla pelle. Allo stesso tempo, la carbossiterapia aiuta anche a migliorare il colorito e la luminosità dell’incarnato.

D’altronde, non si tratta di un trattamento riempitivo come il filler ma di una stimolazione del naturale processo di rinnovamento cellulare, ragion per cui i risultati sono piuttosto durevoli nel tempo. La pelle è più elastica, idratata, levigata e apparentemente più giovane.

Questo tipo di trattamento viene impiegato anche per minimizzare le cicatrici da acne e per contrastare problematiche croniche della pelle come la psoriasi. Si ottengono buoni risultati anche su macchie e occhiaie scure.

Sapevate che spesso la carbossiterapia si fa anche sui capelli? Il trattamento, in questo caso, aiuta a prevenire e combattere la calvizie o l’alopecia migliorando la vascolarizzazione del cuoio capelluto.

Che si tratti di carbossiterapia viso o corpo, i miglioramenti e i risultati sono visibili di solito dopo 4-5 sedute.

CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI

Ci sono delle controindicazioni alla carbossiterapia. Non tutti, infatti, possono sottoporsi a questo trattamento. Nello specifico, è controindicato in caso di:

  • insufficienza respiratoria, renale, cardiaca o epatica;
  • ipertensione grave;
  • precedenti trombosi;
  • aritmie;
  • gravidanza e allattamento.
17Mag

Ogni stagione il suo frutto d’eccezione

by Laboratorio Analysis

Oggigiorno l’offerta di frutta e ortaggi al mercato ed ai supermercati è sempre più varia.

Vi sono alcuni prodotti come i pomodori, le insalate, i peperoni, le mele e l’uva, che sono disponibili per tutto l’anno.

Ma soltanto pochi anni fa le cose non stavano così: basta parlare con chi faceva la spesa anche solo 30 anni fa, per scoprire che frutta e verdura si trovavano solo durante le epoche di raccolta, che,  a volte, erano anche molto brevi.

Questa enorme disponibilità di frutta e verdura di tutti i tipi in qualunque stagione dell’anno potrebbe sembrare un vantaggio ma in realtà, come capiremo leggendo di seguito, non solo non lo è ma può anche arrecare danni alla salute e all’ambiente.

Frutta e verdura fuori stagione sono spesso ottenute  in serra e prodotte con coltivazioni forzate che per velocizzare la crescita prevedono l’utilizzo di alte quantità di fertilizzanti a base di nitrati. Questa forzatura indebolisce le piante e le rende più facilmente attaccabili da parassiti e malattie, per contrastare i quali vengono impiegate, in grande quantità, sostanze antiparassitarie e anticrittogamiche che spesso rimangono sul prodotto anche dopo la raccolta, assieme ai conservanti chimici usati, per mantenerlo sano a lungo. Non solo, su frutta e verdura fuori stagione si trovano alte quantità di fitormoni usati per accelerare la loro crescita.

Infine questa frutta e verdura viene raccolta acerba e conservata in celle frigorifere, non maturando sulla pianta non permette ai vegetali di arricchirsi di nutrienti importanti,soprattutto vitamine, di cui sono poveri.

Quindi consumando vegetali  fuori stagione si assumono elevate quantità di sostanze indesiderate e non si hanno  vantaggi nutritivi.

In ogni stagione i nostri fabbisogni nutrizionali cambiano e  la natura è in grado di soddisfarli con quello che ci dona in quel momento dell’anno:

In primavera è importante depurare l’organismo e, a questo scopo,utili sono i carciofi, le insalate amare,le fragole e le ciliegie, grazie alle loro proprietà disintossicanti e diuretiche;

In estate si trovano frutta e verdura ricche d’acqua, di sostanze antiossidanti e di Sali minerali indispensabili per proteggere l’organismo dal caldo come,

ad esempio, angurie, meloni e pomodori:

In autunno quando la temperatura si abbassa e il nostro organismo spende più energia,è utile consumare frutta e verdura con più zuccheri, come cachi, mele, pere, castagne e frutta secca, molto energetici e ricchi di vitamine e minerali.

In inverno lenostredifeseimmunitariesiindebolisconoe,perproteggerci,ungrandeaiutocivienedatodagliagrumi,ricchissimidivitaminaCedalleverduredellafamigliadeicavoli,comebroccolieverzechepossonoaiutarciadaffrontaremeglioilfreddoperchéhannounaltocontenutonutritivo,preziososiaperlamaggiorerichiestaenergeticadovutaal freddo, sia per la loro azione disintossicante.

Quindi  si può dire che “ogni stagione ha il suo frutto d’eccezione” e che è importante conoscere la stagionalità dei vegetali  perché mangiandoli  in piena maturazione e appena raccolti, gli aromi, gli odori  ed  i sapori sono al top ed il loro valore nutritivo è al massimo.       

17Mag

Aspetto fisico e immagine corporea

by Laboratorio Analysis

Punti di riflessione tratti dal libro “CIBO PER VIVERE….VIVERE PER IL CIBO” di E. Spalletta

PENSIERI COMUNI E RICORRENTI: in quale/i mi ritrovo?

  1. LE PERSONE FISICAMENTE ATTRAENTI HANNO TUTTO
  2. LA PRIMA COSA CHE LE PERSONE NOTERANNO DI ME SARA’ QUELLO CHE NON VA DEL MIO ASPETTO
  3. L’ASPETTO DI UNA PERSONA E’ IL RIFLESSO DELLA SUA PERSONALITA’
  4. SE POTESSI SOLO APPARIRE COME VORREI LA MIA VITA SAREBBE DECISAMENTE MIGLIORE
  5. SE LE PERSONE SAPESSERO REALMENTE QUALE E’ IL MIO ASPETTO FISICO, PIACEREI DI MENO
  6. CONTROLLANDO IL MIO ASPETTO POSSO CONTROLLARE LA MIA VITA SOCIALE ED AFFETTIVA
  7. IL MIO ASPETTO E’ LA CAUSA DELLA MAGGIOR PARTE DELLE COSE NEGATIVE CHE MI SONO ACCADUTE DURANTE LA VITA
  8. DOVREI FARE SEMPRE TUTTO IL POSSIBILE PER APPARIRE AL MEGLIO
  9. I MESSAGGI DEI MASS-MEDIA (GIORNALI, TV, SOCIAL) MI RENDONO IMPOSSIBILE ESSERE SODDISFATTA DEL MIO ASPETTO FISICO
  10. L’UNICO MODO PER APPREZZARE IL MIO ASPETTO SAREBBE QUELLO DI CAMBIARLO
  11. ALTRO………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

LA PARTE SAGGIA DI NOI

A fronte di frasi “KILLER” che impediscono di essere sicuri nella propria pelle si può creare un “controcanto” e trovare una risposta da darsi quando il pensiero attraversa la propria mente e condiziona il proprio umore e/o comportamento.

RISPOSTE POSSIBILI

RISPOSTA 1:

è innegabile che essere attraenti a volte aiuta, ma è anche vero che essere non particolarmente belli non sempre ci impedisce di essere felici.

La bellezza è anche un contenitore di molte cose negative e soprattutto di false promesse.

RISPOSTA 2:

Le persone ti guardano se hai i capelli arancioni, un tatuaggio particolare o piercing sulle orecchie o sul naso, ma tu probabilmente vorresti essere notata per altre cose.

Sono le azioni e la personalità a renderti piacevole alle persone

RISPOSTA 3:

Giudicheresti un libro dalla copertina? Ricorda tutte le volte che questo non si è rivelato vero nelle persone che hai conosciuto.

Sono le azioni e non l’aspetto fisico a dire alle persone quello che sei realmente

RISPOSTA 4:

Il problema con questo tipo di affermazione sono le sue tacite implicazioni : quello che ti rende infelice non è il tuo aspetto fisico, ma i desideri che non ti fanno apprezzare pienamente te stesso e minano la tua autostima:

ricorda che il tuo scopo è quello di ottenere una nuova immagine corporea non un nuovo corpo. Non è il tuo aspetto fisico che ti rende infelice, ma sei tu stesso.

RISPOSTA 5:

Questo è un assunto che ti porta a provare vergogna e che ti forza a tentare di cancellare quegli aspetti del tuo corpo che ritieni che gli altri troverebbero negativi.

Esci fuori dal nascondiglio nel quale ti metti quando ti dici che sei spaventato dal fatto che qualcuno ti possa rifiutare se sapesse come sei fatto veramente. Sono queste tue preoccupazioni che ti fanno sentire a disagio e sono queste preoccupazioni che rendono l’angoscia così grande.

RISPOSTA 6:

Prendersi cura del proprio corpo aiuta a migliorare il proprio aspetto e a sentirsi attraenti, il problema sta nell’affidarsi troppo a questi mezzi per sentirsi meglio. Per modificare questa falsa assunzione la tua voce saggia potrebbe dire:

costanti aggiustamenti del mio aspetto fisico sono solo cerotti temporanei che metto sulla mia infelicità, che invece rimane. L’unica soluzione è focalizzarsi su un cambiamento mentale invece che fisico, in modo da aver un maggior controllo sulla mia vita invece che sul mio aspetto.

RISPOSTA 7:

Indubbiamente il tuo aspetto ha influito in alcune circostanze della tua vita, nonostante questo la maggior parte delle cose che ti sono capitate non hanno niente a che vedere con il tuo aspetto fisico perché erano, invece, il prodotto della tua intelligenza, personalità, capacità decisionale o semplicemente frutto del caso.

L’aspetto ha influenzato alcune cose della mia vita, ma alla fine il responsabile ultimo di ciò che mi accade sono io, perché posso fare scelte riguardo a come gestire le situazioni che hanno a che fare con il mio aspetto. Il passato è stato scritto, ma il mio presente e il mio futuro dipendono da me e non dalla mia bellezza.

RISPOSTA 8:

Le parole “dovere” e “sempre” implicano che apparire al meglio è il tuo dovere e che quando non ci riesci hai evidentemente fallito.

Mi piace apparire al meglio ma non sento il dovere di farlo sempre; quando non sono al meglio nessuno mi chiede di esserlo a parte me. Sono io che mi facci delle pressioni al riguardo. Ho bisogno di fare il possibile per accettare il mio aspetto, ed è meglio accettarsi piuttosto che sembrare eccezionali

RISPOSTA 9:

con questa affermazione ti trasformi i una vittima disarmata. Quindi a che potrebbe servirti cambiare la tua immagine corporea? E’ vero che i media passano immagini di corpi unicamente belli, magri, e palestrati, come se gli unici modi per avere successo nella vita fossero solo due: o nascere fortunati e quindi belli alti e magri, oppure comprarsi tutto il possibile per diventarlo.

La tua nuova risposta potrebbe essere: sono stanco di aspettare di somigliare a tutti i corpi perfetti che passano in tv. Vederli non significa crederci. I media non mi impediscono di accettare il mio corpo…sono io che non lo faccio.

RISPOSTA 10:

Questa è un’affermazione di autovalutazione che porta le persone a provare quasi tutto pur di cambiare il loro aspetto fisico, diete e bisturi compreso, come se questo le portasse ad avere un’immagine corporea positiva.

Sistemare il mio aspetto mi fa sentire meglio sul momento, ma non dura. Il modo migliore nel quale potrei apprezzare il mio corpo è quello di lavorare direttamente sulla mia immagine corporea

OGNI GIORNO….

Registra, dove preferisci, purché ne resti traccia tre cose per cui puoi dirti contento/a di te. Non si tratta di trovare cose eccezionali: puoi dirti contenta di te perché hai scelto un dentifricio che ti piace di più, perché ti hai sorriso a qualcuno, perché dopo tanto tempo hai fatto un pensiero carino su di te….

11Mag

Il tumore della prostata

by Laboratorio Analysis

Il tumore della prostata


Il tumore della prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 20 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo: le stime, relative al 2017, parlano di 34.800 nuovi casi l’anno in Italia, ma grazie alla prevenzione si può intervenire in tempo e le possibilità di guarigione aumentano. Infatti, la sopravvivenza dei pazienti con carcinoma alla prostata, che colpisce soprattutto gli uomini over 50, è attualmente dell’88% a 5 anni dalla diagnosi, in costante e sensibile crescita.

Uno dei principali fattori di rischio, infatti, è costituito proprio dall’età, accanto alla familiarità e alla presenza di mutazioni nella linea germinale (geni BRCA1, BRCA2, HPC1). Inoltre anche l’adozione di uno stile di vita scorretto può favorire lo sviluppo e la crescita del tumore della prostata. La prevenzione primaria (corretti stili di vita) e secondaria (diagnosi precoce), quindi, giocano un ruolo fondamentale sulla riduzione dell’incidenza di una neoplasia, che in fase iniziale si presenta in modo asintomatico.

La prevenzione si attua principalmente con il dosaggio ematico del PSA (antigene prostatico specifico) e la visita urologica, da effettuarsi almeno una volta l’anno a partire dai 50 anni.

Per quanto riguarda la terapia, oggi sono disponibili molti tipi di trattamento, ciascuno dei quali presenta benefici ed effetti collaterali specifici. Solo un’attenta analisi delle caratteristiche del paziente (età, aspettativa di vita eccetera) e della malattia (basso, intermedio o alto rischio) permetterà allo specialista urologo di consigliare la strategia più adatta e personalizzata e di concordare la terapia anche in base alle preferenze di chi si deve sottoporre alle cure.

In alcuni casi, soprattutto per pazienti anziani o con altre malattie gravi, si può scegliere di non attuare alcun tipo di terapia e “aspettare”: è quello che gli anglosassoni chiamano watchful waiting, una “vigile attesa” che non prevede trattamenti sino alla comparsa di sintomi. In pazienti che presentino caratteristiche della malattia a basso rischio esistono opzioni terapeutiche che consentono di posticipare il trattamento nel momento in cui la malattia diventi “clinicamente significativa”, effettuando inizialmente solo controlli abbastanza frequenti (PSA, esame rettale, biopsia) che permettono di controllare l’evoluzione della malattia e verificare eventuali cambiamenti che meritano un intervento (“sorveglianza attiva”).

Quando si parla di terapia attiva, invece, la scelta spesso ricade sulla chirurgia radicale. La prostatectomia radicale – la rimozione dell’intera ghiandola prostatica e dei linfonodi della regione vicina al tumore – viene considerata un intervento curativo, se la malattia risulta confinata nella prostata. Grazie ai notevoli miglioramenti degli strumenti chirurgici, oggi l’intervento di rimozione della prostata può essere effettuato in modo classico (prostatectomia radicale retro pubica aperta) o per via laparoscopica/robotica.

Nella malattia confinata l’alternetiva è rappresentata dalla radioterapia a fasci esterni, con risultati simili a quelli della prostatectomia radicale.

Un’altra tecnica radioterapica che sembra offrire risultati apprezzabili è la brachiterapia, che consiste nell’inserire nella prostata piccoli “semi” che rilasciano radiazioni.

Quando il tumore della prostata invece si trova in stadio metastatico, il trattamento di scelta è la terapia ormonale. Questa ha lo scopo di ridurre il livello di testosterone – ormone maschile che stimola la crescita delle cellule del tumore della prostata – ma porta con sé effetti collaterali come calo o annullamento del desiderio sessuale, impotenza, vampate, aumento di peso, osteoporosi, perdita di massa muscolare e stanchezza.

In caso di “resistenza alla castrazione” si passerà alla chemioterapia.

Fra le terapie locali ancora in via di valutazione vi sono la crioterapia (eliminazione delle cellule tumorali con il freddo) e HIFU (ultrasuoni focalizzati sul tumore). Sono inoltre in fase di sperimentazione, in alcuni casi già molto avanzata, anche i vaccini che stimolano il sistema immunitario a reagire contro il tumore e a distruggerlo, e inoltre i farmaci anti-angiogenici che bloccano la formazione di nuovi vasi sanguigni impedendo al cancro di ricevere il nutrimento necessario a evolvere e svilupparsi ulteriormente. Queste ultime forme di terapia potrebbero essere di aiuto se ne confermerà l’efficacia nei prossimi anni.

9Mag

Osteopatia e sport

by Laboratorio Analysis

Fare sport è da sempre il modo migliore di garantirsi il benessere fisico e psichico.

Tuttavia negli sportivi, sia dilettanti che professionisti, il corpo viene sottoposto ad innumerevoli stress meccanici a livello muscolare, scheletrico ed articolare. Se queste sollecitazioni vengono trascurate, con il tempo possono portare a degenerazione dei tessuti, ad infiammazioni e lesioni.

In quest’ottica è facile capire quanto affidarsi ad un osteopata significhi prendersi cura del proprio corpo. L’osteopatia infatti permette sia di intervenire in caso di infortunio, andando ad accelerare i tempi di guarigione ma soprattutto di giocare d’anticipo evitando di arrivare alla problematica conclamata!

L’osteopata effettua inizialmente una attenta valutazione posturale sport-specifica. In seguito utilizzando la terapia manuale va a migliorare la mobilità dei segmenti corporei che possono influire direttamente ed indirettamente sulla qualità del movimento globale. Migliorando questi parametri lo sportivo avrà la sicurezza di poter affrontare tutte le sfide al massimo delle sue potenzialità, ottimizzando le prestazioni e prevenendo gli infortuni.

5Mag

Cos’è l’idrocolonterapia

by Laboratorio Analysis

Indicata per disturbi della pelle, disturbi dell’apparato digerente, malattie dell’apparato urogenitale, problemi alle alte e basse vie urinarie, l’idrocolonterapia consiste in un vero e proprio lavaggio dell’intestino e ha l’obiettivo di migliorare il funzionamento del colon, eliminando tossine e residui della digestione rimasti tra le pareti e le anse dell’intestino.

Lo sapevano già quattromila anni fa gli antichi Egizi, gli Ayurvedici dell’India e i Cinesi: la pulizia dell’intestino coinvolge il corpo intero e induce l’organismo a rigenerarsi e ad innescare il meccanismo di autoguarigione. Una volta si praticavano i clisteri: ora esiste l’idrocolonterapia, un metodo non traumatico, assolutamente indolore.

Stitichezza, gonfiori addominali, digestione lenta, sono condizioni comuni, che limitano il benessere generale e influiscono profondamente sulla salute. Infatti, il cattivo funzionamento dell’intestino dovuto alla vita sedentaria, allo stress o ad un’alimentazione disordinata, causano un’alterata digestione con ristagno di residui nel tubo digerente che porta alla loro degradazione e conseguente intossicazione dell’organismo.

Come si svolge il trattamento

“L’idrocolonterapia è un lavaggio delicato del colon che permette di eliminare le feci presenti in questo tratto, di ridurre gli spasmi intestinali e l’infiammazione della parete, di ricambiare la flora batterica alterata e di promuovere e ripristinare i normali movimenti colici. Non solo, ma l’idrocolonterapia può essere un valido mezzo diagnostico in quanto il medico osserva il comportamento dell’intestino durante la terapia, valutando la funzionalità del colon e, indirettamente, di tutto l’apparato digestivo. Si possono così decidere i passi terapeutici successivi alla seduta quali: variazione della dieta, apporto di integratori che migliorano la prima digestione, uso di eventuali rimedi fitoterapici depurativi, digestivi e riequilibratori della flora batterica”.

Il trattamento dura circa mezzora. In pratica, il medico esegue infusioni di acqua filtrata all’interno del colon attraverso uno speculum lubrificato che possiede due vie, una che porta acqua all’interno e un’altra attraverso la quale esce materiale di scarico collegato con l’apparecchiatura.

Dopo il trattamento la pelle diventa subito più fresca e luminosa, migliorano gli inestetismi della cellulite, si attenuano i gonfiori intestinali. Trovano nuova energia le funzioni del fegato e dei reni, scompaiono il meteorismo, l’alito cattivo e la sonnolenza post pasto

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