Il cardiologo si occupa di tutti i disturbi e le patologie del cuore e delle arterie, ma più frequentemente si occupa della cura e prevenzione di:
- Ipertensione
- Infarto
- Aritmie
- Coronaropatie
- Arteriosclerosi
Ipertensione
L’ipertensione, meglio detta ipertensione arteriosa, è una condizione clinica nella quale la pressione del sangue nelle arterie risulta elevata. Questa condizione, aumenta il carico di lavoro del cuore e se non trattata, può portare alla morte.
La pressione arteriosa viene valutata in due misure: la pressione sistolica e la pressione diastolica. Queste in un soggetto sano, possono essere considerate normali tra i 110 e i 130 per la sistolica e tra i 60 e gli 80 per la diastolica. La condizione per la quale la pressione sanguigna è frequentemente pari a superiore a 140 e 90, viene definita ipertensione.
L’ipertensione, insieme al diabete e al colesterolo alto, è una delle cause di morte precoce più diffusa in quanto rappresenta un fattore di rischio che può portare a ictus, infarto, insufficienza cardiaca e aneurismi.
Infarto
L’infarto è la necrosi di un tessuto per ischemia, termine con il quale si indica un grave deficit del flusso sanguigno.
Clinicamente è una sindrome acuta provocata da una insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo o a parte di esso, per una occlusione improvvisa o per una stenosi critica delle arterie che portano il sangue in quel distretto dell’organismo.
L’80% dei casi di ictus, avviene per infarto miocardico e infarto cerebrale e costituiscono le più frequenti cause di morte.
Aritmia
Le aritmie sono delle particolari forme di disturbo al ritmo cardiaco o alla frequenza cardiaca. Quando il cuore batte troppo velocemente (condizione chiamata tachicardia), troppo lentamente (in questo caso si parla di bradicardia) o a ritmi irregolare (meglio detta fibrillazione atriale), crea degli scompensi che portano il cuore a lavorare in maniera scorretta. In sostanza è possibile che il cuore non riesca a riempirsi completamente di sangue o a non svolgere in maniera sincronizzata il proprio ruolo di pompa. Questa disfunzione può causare danni a cuore, cervello e altri organi.
Coronopatie
La coronopatia, conosciuta anche come malattia coronarica, è un’alterazione funzionale o anatomica delle coronarie. Le coronarie sono dei vasi sanguigni che portano sangue arterioso al miocardio.
Esistono due tipi principali di coronopatie: Congenite o Acquisite.
Le prime hanno a che fare difetti congeniti ma sono rare e si riesce ad individuarle sin dall’infanzia.
Le coronopatie acquisite invece, sono la diretta conseguenza dell’ostruzione delle arterie coronarie su base aterosclerotica (le più comuni) o non aterosclerotica.
Le coronopatie acquisite possono essere causate da fattori predisponenti come la familiarità, l’età e il sesso (più diffusa tra gli uomini). Ma non dimentichiamoci altri fattori di rischio che sono divisi in fattori di primo ordine e fattori di secondo ordine.
Tra i fattori di rischio di primo ordine troviamo l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, il tabagismo e sindromi metaboliche. Tra quelli di secondo ordine invece troviamo: la sedentarietà, alcuni fattori psicosociali e altro.
Aterosclerosi
L’aterosclerosi è la causa maggiore dell’insufficienza di irrorazione del sangue. In buona sostanza le arterie possono ostruirsi con depositi di grasso o possono essere soggette a indurimenti e calcificazioni delle parti vasali. La prevenzione può aiutare ad effettuare una diagnosi precoce ed intervenire in maniera risolutiva.